La migliore raccolta pervenutaci è quella del Codice Urbinato 1270 della Biblioteca Vaticana. Il Trattato comprende 935 paragrafi o capitoli. Trattato della Pittura: I° Vol. parte I Trattato della Pittura: I° Vol. parte II Trattato della Pittura: I° Vol. parte III Trattato della Pittura: II° Vol. parte IV Trattato della Pittura: II° Vol. parte V Trattato della Pittura: II° Vol. parte VI Trattato della Pittura: II° Vol. parte VII Trattato della Pittura: II° Vol. parte VIII L 'organicità dello scritto fa pensare che Leonardo avesse concepito il Trattato suddiviso in due grandi sezioni. La prima teorica, dove afferma i principi ideologici e filosofici della pittura, con i principi della prospettiva, di luci e ombre. Una seconda pratica, in cui il maestro da una serie di consigli e precetti, sulle proporzioni di corpi e figure e sulla rappresentazione dei moti e degli elementi naturali. Il filo conduttore del Trattato, è l'esercizio dell'arte di saper osservare quasi scientificamente e cogliere i segreti della natura e tutti gli aspetti che ne determinano la percezione visiva.
Poco dopo Sophie e Robert si incontrarono nel bagno del Louvre e So-phie gli disse che era sorvegliato da Fache grazie ad un localizzatore posto nella tasca della sua giac-ca, perché, vicino al corpo di Saunière, in un messaggio segreto c'era il suo nome e Fache sospettava che fosse Robert l'assassino. Sophie prese il localizzatore, lo infilò in una saponetta e la getto su di un camion fermo ad un sema-foro, fingendo cosi la fuga di Robert. Fache vide il puntino del localizzatore sullo schermo lasciare il Louvre e ordinò a tutti i suoi uomini di seguirlo. Il codice da Vinci: riassunto film IL CODICE DA VINCI TRAMA LIBRO Robert ragionando sul messaggio lasciatoli da Saunière riuscì a capire che indicava il quadro di Leonardo da Vinci della Monna Lisa, i due si precipitarono davanti al quadro e lo guardarono ai raggi ultravioletti e videro un secondo codice segreto che li indirizzava al quadro de "la vergine delle roc-ce", Sophie guardò dietro al quadro e trovò una strana chiave che li condusse a una banca dove c'era una cassetta di sicurezza dove bisognava inserire il codice e la chiave.
Prezzo: € 12, 00 Di cosa parla Il codice da Vinci di Dan Brown Nel thriller Il codice da Vinci di Dan Brown la scena si apre dalle prime battute del romanzo con il corpo nudo di Jacques Saunière, il curatore del Louvre, morto, steso per terra in una sala del museo, che si trova nella stessa posizione dell'uomo vitruviano di Leonardo da Vinci. Prima di morire Saunière è riuscito, appendendosi a un quadro di Caravaggio, a far scattare l'allarme e a bloccare il suo inseguitore. I primi soccorritori si trovano dinanzi a quest'uomo anziano spogliato e riverso per terra in una posizione che richiama subito alla mente l'opera di da Vinci. Oltretutto, Saunière, sembra aver lasciato un messaggio in codice composto da alcune parole, dei numeri e il nome di Robert Langdon. Langdon è uno studioso di simbologia che, avendo proprio quel giorno un appuntamento con il curatore del museo, diventa il primo sospettato. Ma lui è anche l'unico che capisce che dietro quelle lettere e quei numeri lasciati dal curatore, c'è un messaggio pericoloso che deve essere interpretato.
Sophie e Robert scoprirono che Teabing era il mandante dell'assassino di Saunière. Dopo aver aperto il secondo criptex, Robert e Sophie, trovarono un messaggio che li condusse in Scozia dove Sophie scoprì la verità sulla sua famiglia cioè che la sua famiglia non era morta tutta in un incidente d'auto, ritrova quindi il fratello e la nonna e capisce che la sua famiglia discende da Maria Maddalena, decide allora di restare con la sua famiglia.
Il Trattato si apre con una disputa, sulla preminenza della pittura (arte prediletta di Leonardo) rispetto alle altre arti. Così la pittura vince la scultura perché, a differenza di questa, può abbracciare tutte le cose visibili e disponendo solo di una superficie piana, deve conquistare, rilievo e profondità spaziale. Anche la musica è sorella minore della pittura poiché muore nello stesso momento in cui nasce, mentre il disegno resta nel tempo. La disputa si conclude con un'esaltazione della pittura. Inizialmente vengono enunciati alcuni precetti generali di studio e di vita, quindi segue la trattazione, delle varie parti della pittura. Leonardo si occupa del variare delle proporzioni nel moto e grande attenzione è rivolta al linguaggio dei gesti e alla fisiognomica. Il maestro espone anche la teoria della prospettiva, che distingue, in geometrica e lineare. L'ultima parte del Trattato contiene osservazioni sul paesaggio, sugli alberi, le nuvole e l'orizzonte. Leonardo è forse l'unico grande pittore e pensatore, che con il pretesto della pittura ha illustrato il suo pensiero, egli formula leggi su tutto ciò che lo interessa, abbinando arte, conoscenza scientifica e filosofica, ma la pittura resta sempre, per lui, il modo supremo di esprimere la realtà, attinta attraverso la conoscenza.
Appunto inviato da macchia Il codice da Vinci: breve trama del libro di Dan Brown (1 pagine formato doc) IL CODICE DA VINCI TRAMA Il codice da Vinci di Dan Brown. Robert Langdon, un professore di Harvard specializzato in simbologia religiosa, viene svegliato nella notte da Collet, un poliziotto, e portato al Louvre, dove poco tempo prima fu assassinato Saunière, un custode del Louvre. Quando i due arrivarono, Collet lasciò il professore con il capitano della po-lizia, Fache che lo portò dove si trovava il corpo di Saunière. Il corpo era nudo, disteso a terra come l'uomo Virtuvio di Leonardo da Vinci con accanto dei codici senza significato. Robert cominciò a studiare i codici, ma fu interrotto dall'arrivo di Sophie Neveu, la nipote di Saunière, che disse a Ro-bert che c'era un messaggio per lui dall'ambasciata Americana gli porse il telefono e il numero. Ro-bert compose il numero e gli rispose la segreteria telefonica di Sophie che gli diceva di recarsi nel bagno all'insaputa di Fache.
Probabilmente Il codice da Vinci di Dan Brown deve essere visto semplicemente come un romanzo, un'invenzione, un thriller che non ha nessuna pretesa, se non quella di tenere incollati al libro e perché no, spingere anche ad una riflessione personale sul mondo cattolico e artistico. Dal libro è stato tratto l'omonimo film di successo nel 2006 di Ron Howard.